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Il Voyager il padre italiano dell'elicottero RC

Mongarli, è un nome noto nel panorama degli elicotteri radiocomandati.

E' un "made in Italy" aveva molti pregi, soprattutto ti insegnava a pilotare, a fare la messa a punto, a far girare il motore a combustione e la sua carburazione.

Il video, grazie all'amico Orsello riporta in vita ricordi molto piacevoli e densi di emozioni

E qui una rivisitazione di Orsello in formato elettrico

Buon volo a tutti

Il Gte

Come funziona un Elicottero

PRINCIPI DI FUNZIONAMENTO E NOTE TECNICHE

L'elicottero è  una macchina volante che non trova suoi analoghi in natura a parte alcuni semi, ma nessun animale lo "rappresenta".

E' Il frutto di un continuo miglioramento tecnico e meccanico di una semplice idea di base : l'ALA ROTANTE.

Il problema che assilla un qualunque tipo di aeroplano è  la necessità di un tratto di terreno pianeggiante per decollare ed atterrare.

Le forze aerodinamiche che lo sostengono sono generate dall'ala che si muove rispetto all'aria quindi l'aeromobile e' costretto a muoversi sino a raggiungere una velocitá minima prima di consentirgli un decollo sicuro, l'aero necessita della pista di decollo.

L'elicottero non ha bisogno della pista di decollo, ma la sua gestione è più complessa.

L'elicottero non necessita di ampi spazi poiché l'ala, ovvero le pale, ruotano intorno ad un asse quindi, le pale si muovono rispetto all'aria ma l'aeromobile che rimane fermo rispetto all'aria ed al terreno

Quando viene raggiunto un regime di rotazione adeguato, la portanza indotta dal rotore e' sufficiente al sostentamento e al successivo decollo.

SPAZIO NECESSARIO : un'area circa il doppio di quella occupata dal rotore in rotazione.

Principi di Funzionamento e volo

L'elicottero  è una macchina molto conosciuta ma spesso si ignorano i principi per cui quali è in grado di volare e compiere le manovre note, salire, scendere, andare avanti e indietro come lateralmente oppure salire e scendere.

Innanzi tutto l'elicottero deve potersi sollevare, a questo provvede il rotore principale, ovvero le due o più pale che sovrastano la macchina

Il rotore viene fatto ruotare tramite un motore che genera la potenza necessaria al decollo ed il volo.

La forma delle pale e da come queste investono l'aria durante la rotazione proviene la forza sostentatrice o portanza

La figura schematizza il principio :

 

la Portanza P dipende dalla velocità V con cui l'aria investe la pala e dalla sua inclinazione A.

 

Il pilota controlla l'inclinazione tramite il comando del PASSO COLLETTIVO

Ora che l'elicottero è in volo la domanda diventa come è possibile farlo muovere in tutte le direzioni ?

Immaginiamo di inclinare da una parte l'intero rotore e domandiamoci che cosa possa succedere : il rotore tenderà a muoversi verso quella direzione e quindi l'elicottero a lui solidale.

Il pilota è in grado di inclinare il rotore a suo piacimento e quindi di dirigerlo : comando del PASSO CICLICO.

Ricapitolando :

Il pilota per cambiare l'assetto  ha a disposizione comandi Ciclico e Rotore di Coda

Direzione, Avanti, Indietro, Laterale a Sinistra e Destra con il Passo Ciclico

Il passo ciclico è modificato con la barra che il pilota ha di fronte a se stesso

Orientamento sull'asse verticale, l'imbardata, questo controllo è affidato al Rotore di coda

Il rotore di coda è gestito tramite la pedaliera

Il rotore di coda bilancia la reazione della coppia prodotta dal motore per produrre la potenza necessaria al volo, per la 3^ legge della dinamica ad una qualunque azione ne corrisponde una uguale e contraria.

Sull'elicottero la coppia applicata al rotore principale dal motore produce una reazione, uguale e contraria che farebbe ruotare l'intero elicottero intorno all' asse del rotore principale

==> il rotore di coda annulla la reazione.

Il MOTORE che provvede a generare l' energia necessaria al funzionamento dell'elicottero.

Il pilota può agire anche sul motore, ma normalmente ci sono sistemi elettronici che aiutano.

Sull'elicottero la velocità da controllare è quella del rotore cioè i suoi giri al minuto che devono essere il più costanti possibile, l'operazione è fatta dal Governor, l'equivalente del nostro Cruise Control.

Ad esempio, sulle vetture abbiamo il Cruise Control che mantiene la velocità della macchina costante

 

Perché è così necessario ?

Su una vettura se accelero e decelero in continuazione la guida sarebbe fastidiosa, ma, per un elicottero questo ruoterebbe intorno all'asse del rotore e, oltre al fastidio, sarebbe ingovernabile.

Il Governor aiuta il pilota a minimizzare l'effetto.

GTE & GAP 2019

GTE Raduno al GAP 2019

Annualmente è previsto il raduno presso il GAP (Pianezza/To) che raccoglie modellisti di pregio per esporre e presentare splendide riproduzioni di aerei ed elicotteri.

Quest'anno Orlando del GTE ha aperto il raduno con un suggestivo alzabandiera modellistico portando in volo il Tricolore accompagnado dalle note del Nostro Inno Nazionale

 

 

 

Buoni Voli a tutti e arrivederci al prossimo Raduno

E qui di seguito alcune fotografie dell'evento.

 

GTE airfield

Il nostro campo visto da qualche decina di metri al link "Vista dall'alto".un esempio delle tecnologie moderne che permettono viste mozzafiato.

Buoni Voli a Tutti

Il GTE

Tanto tempo fa ... in un campo di volo lontano lontano ...

Il GTE, Gruppo Torino Elicotteri.

Il Gruppo ha origini circa nel'92 dal desiderio di un manipolo di amici appassionati di elimodellismo, al tempo il campo di volo era un prato, con alberi un pò ovunque (mi ricordo anche una montagnola di terra - 2 metri di altezza- proprio dove si decollava n.d.r.) ma non importava, la passione muoveva tutti, ci si trovava al campo pur di provare a far volare il proprio modello.

 

Se andiamo ancora più indietro troviamo i prionieri dell'elimodellismo di Torino : Luciano Mongarli, Varalda, Garrone, Magnone, Rolle e, a quei tempi, non c'erano giroscopi, radio computerizzate ma radiocomandi con poche e mal gestibili miscelazioni, tutto era risolto durante la realizzazione del modello e dai pollici del pilota.

 

luciano 2

 

Le fotografie danno l'idea di cosa era un elimodello, passione concentrata.

Qui sotto un modello che vola sul pelo dell''acqua della Piscina Comunale di Torino

 

artUFfo

 

Il Modello è artUFfo, per chi è Torinese il nome ricorda quello di un noto negozio di modellismo.

Il modello era pilotato dai Mongarli proprio quella famiglia che , da lì a qualche anno, produrrà la prima scatola di montaggio tutta Italiana per un elicottero Radio Comandato : il Voyager.

Era iniziata un'avventura.

Il Voyager by Mongarli

Nel frattempo anche altri avevano iniziato

All'estero c'era stata una competizione con premi in denaro per il primo che sarebbe riuscito a controllare in volo un elicottero RC, sono i tempi di Schluter, Heim, insomma l''elimodellismo era nato.

Torniamo a noi, a Torino ed al Voyager.

Il Voyager era un modello un pò "particolare", un vero oggetto per modellisti, le istruzioni erano indicazioni non una sequenza di operazioni di montaggio.

Tutto era in mano al modellista e quasi tutti gli "Eli Piloti" del Piemonte hanno imparato con questo modello.

Abbiamo dovuto capire da soli cosa era il Collettivo, il Ciclico, la Curva del Passo e non parliamo del ATS, la compensazione della controcoppia, un vero dillemma, quasi quasi un'interrogazione scolasica su un tema non congegnale.

Intorno al modello incomincia a condensarsi il nocciolo del GTE, ci si trova in mezzo ai prati, si prova il modello, si scambiano le idee,  i guai, i problemi e l'embrione del Gruppo cresce consolidandosi, sono gli anni 85 - 90.

Poi sotto la spinta di alcune persone si riesce a convincere Orlando a costituire il Gruppo, nasce il GTE

E' il 1994 ...

Nel 2016 la situazione è molto diversa, ma questa è un'altra storia.

Elicotteri, Effetti Speciali & Mongarli

Elicotteri & Effetti Speciali al cinema (un pò di tempo fa ...)

Molti di noi ricorderanno il film L'Ultimo Squalo (girato a Malta), gli effetti speciali con gli elicotteri erano per mano del pilota E.Mongarli ben visibili al 1h 02min 22sec

E anche nel il film : Yeti: Giant of the 20th Century

Storia

Un assaggio dei tempi dell'elimodellismo quando si andava per mostrare e far appassionare modellisti e non.

Sono rare immagini di un volo in notturna (anni 80 inizio 90) nei Giardini Reali di Torino ... illuminazione con un occhio di bue ... e ... infininita attenzione

Nonostante la semplicità l'attenzione alle manovre era estrema, nulla si faceva se non ben conosciuto e quanto si faceva vedere era ancor meno per non togliere a nessuno il piacere di guardare, erano anche i tempi del NaviModel e degli incredibili raduni alla Piscina Comunale di Torino.

Filmati di un tempo passato

Un breve ma molto interessante documentario sulla storia degli elicotteri.

E' consigliato.

Il GTE ti augura buoni voli